Foto © Giacomo Sighele 2018
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Irruzione di STORNO ROSEO in Veneto (e in Italia) nel 2018

di maudoc Maurizio Sighele            

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A partire dalla terza decade di maggio del 2018 si sta verificando una irruzione di molti individui di STORNO ROSEO Pastor roseus in Italia, come da decenni non accadeva, anche e soprattutto in Veneto. Le prime segnalazioni sono state registrate in Trentino il 21 maggio, il giorno seguente in Val d'Astico (VI).

Dal 24 maggio le segnalazioni sono diventate più abbondanti, in Veneto principalmente nei settori occidentali del Vicentino e in buona parte della provincia di Verona a quote sotto i 200 m slm; qualche dato anche dalle province di Treviso e Rovigo, singole osservazioni per quelle di Belluno e Venezia.

In Italia è stato segnalato in oltre 100 siti in Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Puglia...

Le osservazioni hanno riguardato singoli individui ma più spesso gruppi gregari, talora congeneri fino a oltre 200 individui, talora frammisti a gruppi numerosi di storno comune con i quali condividono roost notturni o siti trofici.

Le segnalazioni provengono quasi esclusivamente da zone di pianura, in prossimità di gelsi e ciliegi, soprattutto in Veneto.

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distribuzione altitudinale in Veneto e in Italia - da ornitho.it - 30.05.2018

L'irruzione è in corso! Analogamente lo storno roseo è stato segnalato in Austria, Svizzera e Francia.

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mappe da ornitho.it ornitho.fr ornitho.ch ornitho.at - 30.05.2018
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Montecchio Maggiore (VI) - 28.05.2018

Presenza storica dello storno roseo in Italia e in Veneto

Lo storno roseo è specie asiatica che al di fuori del periodo riproduttivo si trova quasi esclusivamente in India, dove arriva piuttosto presto (anche a luglio) dai territori di nidificazione, che in Europa sono storicamente situati perlopiù in Armenia e in Turchia. Le popolazioni europee, le più occidentali dell'areale dello storno roseo, per migrare dalle terre di svernamento a quelle di nidificazione non si muovono quindi da sud a nord, ma volano da est a ovest; e così capita che ogni tanto, per overshooting, questo storno possa spingersi più ad ovest del solito e giunga e nidfichi ormai pressocché regolarmente anche in Romania, Ungheria, Bulgaria, ... mentre arriva più di rado o con pochissimi individui in altre nazioni europee (Brichetti & Fracasso, 2013; Craig & Feare, 2018; Nyagolov et al., 2003).

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distribuzione mensile delle segnalazioni italiane fino al 1968 (da Moltoni, 1969)
e fino al 1995 in Veneto (da Bonato et al., 1997)

La specie è segnalata ogni anno anche in Italia, ma con pochissimi individui osservati quasi esclusivamente in Italia settentrionale: delle quasi 200 segnalazioni italiane conteggiate fino al 1968, un quarto erano occorse in Emilia Romagna, il 14% in Veneto (Moltoni, 1969).

La presenza in Italia è stata segnalata in oltre la metà dei casi tra fine maggio e inizio giugno, per individui isolati o più spesso gruppi gregari che rimangono nella stessa area per pochi giorni a cibarsi di ciliegie, more di gelso e insetti e poi spariscono in pochi giorni. Le segnalazioni da agosto in poi sono solitamente di individui isolati e in questo periodo possono essere osservati anche giovani dell'anno (Bonato et al., 1997; Moltoni, 1969).

In Veneto le segnalazioni al 1995 erano 33, che rispetto alla situazione nazionale sono ancor più raccolte nel breve periodo di fine maggio-inizio giugno, cioè nell'80% dei casi (Bonato et al., 1997). Da allora al 2017 sono note altre 28 osservazioni, esclusivamente tra la fine di maggio e giugno, soprattutto tra il 25 maggio e il 4 giugno, con coda fino al 27 giugno; nessuna segnalazione recente è relativa al periodo post-riproduttivo, quindi, come raffigurato nel nostro atlante foto sonoro (Bon et al., 2003. 2004. 2006, 2007; Mezzavilla et al., 1999; Sighele et al., 2009, 2011, 2013; Stival et al., 2017).

I casi di nidificazione di storno roseo in Italia sono solo 7: 1 in Piemonte a metà dell'800, 2 in Toscana (nel 1740 e nel 1899) e 4 in Veneto, dove quindi si è registrato il maggior numero eventi:
- nel 1840 una femmina è stata catturata in provincia di Verona con uova pronte alla deposizione (Perini, 1874);
- nel 1873 a Recoaro (VI) è stato trovato un nido (De Betta, 1876);
- nel 1875 la più grossa colonia registrata in Italia, insediatasi nel 1875 a Villafranca di Verona dove 6000-7000 coppie nidificarono debellando la piaga delle cavallette, dalle quali le popolazioni locali non riuscivano a liberarsi (De Betta, 1876);
- nel 1908 nidificò nuovamente a Villafranca di Verona e Valeggio sul Mincio (VR), quando lo storno roseo si è riprodotto per l'ultima volta in Italia, con circa 2300 coppie (Moltoni, 1969).

La presenza massiccia nel Veronese ha fatto sì che questa specie fosse anche comunemente chiamata "storlìn de Vilafranca". Gli autori del tempo descrissero abbondantemente l'eccezionale presenza degli storni in quegli anni, ad esempio Arrigoni degli Oddi scriveva:

Essi comparvero in un momento nel quale le campagne erano devastate da una straordinaria moltiplicazione di Cavallette, le quali, e ciò va notato, non erano di specie migrante, ma Acridium italicum generato sui luoghi medesimi o poco lungi. Fu nel maggio che il flagello assunse pròporzioni allarmanti; le Autorità intervennero con ogni mezzo a combatterlo ed in poco tempo 400 quintali di Cavallette vennero distrutte; ma ciò non bastava e neppure il concorso di favorevoli condizioni metereologiche avrebbe bastato, quando giunse l'inaspettato aiuto degli Storni rosei....

Ma chi descrisse nel particolare il clamoroso evento del 1875 fu Edoardo De Betta:

La. comparsa del Pastor roseus in Villafranca avvenne nel 3 giugno. E fu precisamente verso le 4 pom. di quel giorno che un piccolo branco di 18 a 20 di questi uccelli venuto a posarsi sulle alte e diroccate mura interne del castello, fu seguito dopo mezz'ora da altro branco di circa un centinaio d'individui, i quali coi loro continuati gridi destarono l'attenzione di tutte le persone abitanti nel recinto dello stesso castello...

...Ma le cose non restarono così, dacchè verso le 3 antim. del dì successivo gli abitanti di Villafranca furono inaspettatamente destati dagli assordanti gridi di dodici a quattordici mila storni rosei che in quell'ora vi giunsero onde prendere definitivo possesso del castello...

Potete leggere il testo completo: arrivarono il 3 giugno, il 5 iniziarono a costruire i nidi, il 17 deposero le uova, il 14 luglio sparirono...

La storia della nidificazione del 1908 è stata ricordata da diversi autori veneti dell'epoca come Dal Nero, Cartolari, Arrigoni degli Oddi, potete leggerla copiata passo passo nella revisione di Moltoni.


Identificazione

L'identificazione dello storno roseo non pone particolari problemi per i colori vivaci rosa e nero degli adulti. Le femmine e i gli individui alla prima estate hanno colori meno vivaci (più opachi), la femmina ha cresta poco sviluppata. I giovani, che però non compaiono a maggio-giugno, sono molto simili a i giovani di storno, differendo soprattutto per il contrasto tra dorso (chiaro) e ali (scure) e per il becco chiaro.

I vocalizzi sono simili a quelli dello storno.



Bibliografia citata e consultata
- Arrigoni degli Oddi E., 1899. Elenco degli Uccelli rari o più difficili ad aversi conservati nella sua Collezione Ornitologica Italiana al 31 dicembre 1898. Ornis, 9: 199-249.
- Arrigoni degli Oddi E., 1908. Pastor roseus nel Veneto nella primavera del 1908. Avicula, 12 (125-126): 57-58.
- Bon M., Sighele M., Verza E., 2003-2004-2006-2007. Rapporto ornitologico per la regione Veneto. Anno 2002-2003-2005-2006. Boll. Mus. St. Nat. Venezia, 54: 123-160; 55: 171-200; 57: 199-220; 58: 269-292.
- Bonato L., Fioretto M., Pegoraro F., 1997. Lo storno roseo, Sturnus roseus, nel Veneto. Riv. it. Orn., 66: 119-125.
- Brichetti P., Fracasso G., 2013. Ornitologia Italiana. Vol. 8. Sturnidae - Fringillidae. Oasi Perdisa Editore, Bologna: 446.
- Cartolari G.B., 1910. Nota sulla comparsa e nidificazione dello Storno roseo Pastor roseus (Lin.) in provincia di Verona nell'anno 1908. Avicula, 14: 18-24.
- Craig, A., Feare, C., 2018. Rosy Starling (Pastor roseus). In: del Hoyo, J., Elliott, A., Sargatal, J., Christie, D.A. & de Juana, E. (eds.). Handbook of the Birds of the World Alive. Lynx Edicions, Barcelona.
- Dal Nero V., 1946. Comparsa di Storni rosei Pastor roseus (Linneo). Riv. it. Orn., 16: 21.
- De Betta E., 1876. Le cavallette e lo Storno roseo in provincia di Verona nell'anno 1875. Atti R. Ist. Ven., 2: 79-96.
- Mezzavilla F., Stival E., Nardo A., Roccaforte P., 1999. Rapporto Ornitologico Veneto orientale - anni 1991-98. CORVO: 64 pp.
- Moltoni E., 1969. Lo Storno roseo Pastor roseus (L.) in Italia. Riv. it. Orn., 39: 128-157.
- Nyagolov K., Profirov L., Manev Michev T., Dimitrov D., 2003. Observations on breeding Rosy Starlings in Bulgaria. British Birds, 96: 242-246.
- Perini G., 1874. Manuale di Ornitologia Veronese. Tip. Franchini, Verona: 466 pp.
- Sighele M., Bon M. & Verza E. (red.), 2009-2011-2013. Rapporto ornitologico per la regione Veneto. Anno 2008-2012. Boll. Mus. St. Nat. Venezia, 60: 143-168; 62: 181-218; 64: 81-114.
- Stival E., Piccolo F., Sighele M., 2017. Atlante fotografico (e sonoro) degli uccelli del Veneto. birdingveneto.eu.

Siti web
  • ornitho.it - ornitho.at - ornitho.ch - ornitho.fr - ornitho.de - ornitho.cat
  • euro.observation.org - EBBA2 su observation.org


  • Aggiornato 30/05/2018


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