Corriere piccolo Caradrius dubius Scopoli, 1786 |
Uccello di piccole dimensioni appartenente all'ordine dei Caradriformi. |
Dimensioni. Lunghezza 15-17 cm, apertura
alare 34-37,5 cm |
Aspetto. Il maschio in abito nuziale ha
le parti superiori prevalentemente marroni con un caratteristico disegno
bianco e nero sul capo e una banda pettorale nera, più stretta al
centro e contrastante con la gola e le parti inferiori completamente bianche;
l'occhio è circondato da un anello perioculare giallo, le zampe
sono rosa carnicino. La femmina in abito nuziale è molto simile
al maschio, ma ha le parti nere più sbiadite e sfumate. In inverno
i giovani e gli adulti si somigliano molto: hanno una livrea completamente
bianca e marrone con qualche sfumatura di nero sul capo e sulla banda pettorale.
In tutti gli abiti il becco è prevalentemente nero con un po' di
arancio alla base della mandibola inferiore. La banda alare è sempre
sottilissima e difficile da notare. |
Nidificazione. Nidifica in un piccolo
affossamento del terreno talvolta rivestito di materiali eterogenei, in
zone umide caratterizzate da banchi di fango, sabbia o ghiaia con scarsa
copertura vegetale. |
Note ecologiche. Piccolo caradriforme
che, a dispetto della livrea, è invece molto mimetico se posato
ed immobile sul terreno. Caratteristico il suo modo di alimentarsi a terra
o nell'acqua poco profonda: compie brevi corsette e si arresta di colpo
prelevando il cibo (piccoli invertebrati) con il corto becco. È
abbastanza facilmente osservabile in primavera, quando si esibisce in voli
nuziali e dispute territoriali, con forti richiami udibili anche a discreta
distanza. Talvolta diventa abbastanza confidente con l'uomo, se non minacciato,
e la sua abitudine di nidificare a terra lo rende particolarmente sensibile
alla distruzione dei nidi, anche se involontaria: il nido infatti è
praticamente invisibile e le uova si confondono facilmente tra i ciottoli
e la ghiaia. Difende il nido in maniera caratteristica: in presenza di
un predatore, l’adulto si allontana per attirare su di sé l’attenzione,
battendo goffamente le ali come fosse ferito e facendosi seguire; una volta
allontanato il predatore, torna rapidamente verso il nido. Talvolta un
terzo individuo, maschio o femmina, aiuta la coppia nell'incubazione delle
uova, nella cura dei piccoli e nella difesa del territorio; probabilmente
si tratta di figli o partner dell'anno precedente. |
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Habitat. stagni e cave d'argilla
con prati umidi (a sinistra), incolti con scarsa vegetazione (a destra) |
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Carte distributive. A sinistra l'areale di nidificazione, a
destra quello di svernamento (2007-2012); in bianco e nero la
distribuzione pregressa di nidificazione (1996-1998) e di svernamento
(1988/89 - 1993/94). |
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Fenologia |
Gen |
Feb |
Mar |
Apr |
Mag |
Giu |
Lug |
Ago |
Set |
Ott |
Nov |
Dic |
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Maschio adulto. |
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Femmina adulta. |
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Individuo giovane. |
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Due individui in volo; la barra alare, molto stretta, è quasi
invisibile. |
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Femmina in cova. |
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Un maschio adulto con le penne arruffate. |
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Due individui nel loro habitat. |
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Due corrieri grossi (a sinistra) e un giovane di corriere
piccolo (a destra). |
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Tre caradriformi in volo appartenenti allo stesso genere (Charadrius).
Da sinistra a destra: il corriere piccolo (barra alare molto ristretta,
visibile solo da vicino), il corriere grosso e il fratino (barre alari
evidenti e molto simili). |
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Sempre i tre caradriformi dell'immagine precedente, però questa
volta posati. Da sinistra a destra: corriere piccolo (anello perioculare
giallo, banda pettorale stretta), corriere grosso (becco arancione con
punta nera, zampe arancione e banda pettorale larga) e fratino (banda pettorale
interrotta, becco e zampe nere). |
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Il corriere piccolo assomiglia molto al corriere grosso. Trascurando
le differenti dimensioni, aspetto difficilmente apprezzabile in natura,
se ne differenzia, quando posato, per la presenza dell'anello perioculare
giallo più o meno marcato, della banda pettorale più stretta,
di una sottile striscia bianca sul capo e per la differente colorazione
di becco (nero) e zampe (carnicine) che tuttavia, se sporchi di fango,
possono indurre in errore. |
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Aggiornato 11/9/2015 |
Foto, testi, disegni e file audio © Emanuele Stival |
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