Colombo di città Columba livia Gmelin, 1789 -
forma domestica |
Uccello di medie dimensioni appartenente all'ordine dei Columbiformi. |
Dimensioni. Lunghezza 32-34 cm, apertura
alare 59-65 cm |
Aspetto. Maschi e femmine sono indistinguibili
e hanno una livrea molto variabile rispetto a quella del colombo selvatico,
il quale è ben riconoscibile per il mantello grigio bluastro con
testa, collo e coda più scuri; tipiche le due barre alari nere e
la fascia nerastra all’estremità della coda; la gola, il collo e
il petto mostrano riflessi metallici verdi e porpora; il groppone è
bianco e molto evidente in volo. Il colombo di città presenta invece
un’ampia variabilità su questo “piumaggio base”, che va da forme
quasi completamente nere ad altre variamente screziate in bianco o grigio
scuro sulla colorazione di fondo grigia; alcuni presentano anche larghe
chiazze biancastre; non sono comunque rari gli individui con livrea simile
a quella dei colombi selvatici. |
Nidificazione. Utilizza principalmente
anfratti e cavità artificiali, sottotetti, sporgenze con riparo. |
Note ecologiche. Estremamente adattato
alla vita in ambiente urbano, si riproduce utilizzando soprattutto edifici
storici e si alimenta su piazze, strade, giardini, discariche e nella campagna
circostante. È prevalentemente granivoro ma si nutre anche di germogli,
erbe e molluschi, oltre a pane e vari tipi di rifiuti alimentari. In genere
nelle città la densità di individui aumenta dalla periferia
verso il centro storico, dove si trovano numerosi siti particolarmente
graditi ai colombi (costruzioni ricche di cornicioni, anfratti riparati,
ampi solai accessibili, facciate e spioventi ben esposti al sole). La loro
massiccia presenza causa problemi anche rilevanti, quali l’azione meccanica
di artigli e becco sui manufatti e soprattutto la sporcizia dovuta alle
loro deiezioni che imbrattano strade, piazze, edifici pubblici e privati,
con danni anche gravi e irreversibili al patrimonio artistico e un impatto
estetico negativo sull’ambiente urbano, tanto che sono ormai diverse le
strategie adottate per il contenimento numerico delle popolazioni. |
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Habitat. Centri urbani (a
sinistra) e suburbani (a destra). Frequenta anche i coltivi, soprattutto
per l'alimentazione. |
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Carte distributive. A sinistra l'areale di nidificazione, a
destra quello di svernamento (2007-2012); in bianco e nero la
distribuzione pregressa di nidificazione (1996-1998) e di svernamento
(1988/89 - 1993/94). |
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Fenologia |
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Mar |
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Un individuo con piumaggio molto simile al piccione selvatico. |
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Un individuo con piumaggio molto scuro. La gamma cromatica del piumaggio
dei colombi di città è molto ampia, tanto che è difficile
trovare due individui con livree uguali. |
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Individuo con piumaggio chiaro screziato di nero. |
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Un gruppo di colombi di città nel loro tipico habitat. Anche
in questa immagine si nota la variabilità dei piumaggi. |
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Anche questo soggetto ha una livrea che si avvicina a quella del piccione
selvatico. |
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Aggiornato 11/9/2015 |
Foto, testi, disegni e file audio © Emanuele Stival |
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